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Aula Absidale di Santa Lucia44.4902514 11.3479845
03 MARZO 2023
Aula Absidale di Santa Lucia
dalle 20:30 alle 23:00
Nell'anno accademico in cui si celebrano i 60 anni da Opera Aperta di Umberto Eco, i 40 anni dalla morte di Cathy Berberian e i 20 anni dalla morte di Luciano Berio, il Centro Internazionale di Studi Umanistici "Umberto Eco" dedica le sue attività al tema della voce.
Naturale ma continuamente articolata dalla lingua e dalla cultura; corporea ma incorporale; connessa a tono, volume, ritmo, pause e respiro; la voce porta in primo piano ciò che dell'emozione, dell'espressione e della comunicazione viene di norma lasciato sullo sfondo.
Programma
- John Cage (1912-1992) Solo for Voice I
- Georges Aperghis (1945) Pub 2
- Pasquale Corrado (1979) Com a tua Voz
- Michele Sanna (1981) Drama
- Luciano Berio (1925-2003) Sequenza III
- Cathy Berberian (1925-1983) Stripsody
- Vittorio Montalti (1984) Remix Electronic Interludes
I protagonisti
Fabrizio Desideriè professore ordinario di Estetica presso l’Università di Firenze. È membro del Comitato scientifico di diverse riviste internazionali, è codirettore di “Atque” e, dal 2008, direttore della rivista “Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell'estetico”. Dirige presso l'Editore Mimesis la collana \"Estetica/Mente/Linguaggi\". Dopo L’ascolto della coscienza. Una ricerca filosofica (Feltrinelli), ha perseguito due differenti direzioni di ricerca: una relativa ai concetti fondamentali dell’estetica (Forme dell’estetica. Dall’esperienza del bello al problema dell’arte, Laterza, 2004) e un’altra focalizzata sulla storia dell’estetica (Storia dell’estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze (Carocci, 2008, con Chiara Cantelli). Ha ricevuto il Premio Filosofico Castiglioncello, con La percezione riflessa. Estetica e filosofia della mente (Raffaello Cortina, 2011), dove ha proposto una radicale riconfigurazione dell’estetica. Più di recente ha pubblicato La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell’estetica (Mimesis) e Origine dell’estetico. Dalle emozioni al giudizio, (Carocci, 2018, Premio Orsello per la Filosofia), affrontando anche il tema dell’opera d’arte nei suoi paradossi contemporanei in lavori come Walter Benjamin e la percezione dell’arte, (Morcelliana, 2018), Oggetti attivi. Sulla singolarità delle opere d’arte (Mimesis, 2021), Estetica contemporanea. Dalle filosofie della crisi alle culture post-mediali (con Andrea Mecacci, Carocci, 2023). |
Ljuba Bergamellisi dedica all’arte del Novecento e Contemporanea- con particolare interesse verso il teatro musicale, la performance art e il teatrodanza- collaborando con artisti come Bruno Canino, Giovanni Sollima, Muta Imago, Nicholas Isherwood, I Violoncellisti della Scala esibendosi in Festival come La Biennale di Venezia, MilanoMusica, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, RomaEuropaFestival, Opera Carlo Felice Genova, RavennaFestival, I Concerti dell’Auditorio RSI a Lugano. E’ stata diretta tra gli altri da Marco Angius, Vladimir Ashkenazy, Yoichi Sugiyama. Ha inciso per Stradivarius, Ema Vinci, per la RaiRadioTelevisione italiana e per la trasmissione televisiva Passepartout di Philippe Daverio ha registrato uno spettacolo dedicato a John Cage. Ha cantato numerosi brani e opere in prima esecuzione assoluta di V.Montalti, P.Corrado, L. Antignani, F.Gardella, D. Ghisi, M. Sanna, M.Quagliarini, G.Coleman, P.Aralla, L. Guidarini. Come cantante e performer ha realizzato numerosi spettacoli tra cui Le Sacre du Printemps per il Festival MiTo, Scenario per il Mart di Rovereto con la regia di Luca Veggetti, In the Midst of things di Allora&Calzadilla per la Biennale Arte di Venezia. Ha studiato canto lirico e musica vocale da camera con i M° Daniela Uccello, Marinella Pennicchi e Luisa Castellani proseguendo la ricerca sullo strumento vocale con Fernando Cordeiro Opa. Nel 2012, con la tesi Una Voce – fisicità e molteplicità del gesto vocale nel repertorio contemporaneo ha conseguito la laurea ad indirizzo Novecento e Contemporaneo al Conservatorio G. Verdi di Milano. Tuttora, prosegue la sua ricerca in campo teorico tenendo conferenze e masterclass sul legame tra corpo, voce e gesto come La voce nel corpo e il corpo della voce per il Festival di Musica e Filosofia A Due Voci, per il Festival musicafoscari con Giorgio Agamben e nell’ambito del progetto Biennale College Musica alla 57. Biennale di Venezia. Un suo saggio dal titolo Il Teatro della Voce è stato pubblicato nella rivista I Quaderni del Conservatorio edito da ETS. |
Simone Magnanilaureato cum laude presso l'Università di Genova con una tesi sulla pedagogia e l'apprendimento esperienziale nella danza contemporanea. Si occupa di danza dal 1992. Il suo lavoro nasce e si sviluppa nell' ambito della danza contemporanea, raccogliendo eredità diverse, dal teatro danza alla danza d'improvvisazione di matrice americana, cercando una sintesi tra queste due modalità. Il suo lavoro di ricerca sul movimento è focalizzato sull'individuazione degli elementi che lo rendono vitale e organico. Come danzatore lavora con importanti compagnie italiane (Sosta Palmizi, Vera Stasi, Arbalete, Company blu) e straniere (Compagnie Tandem – Michelle Noiret, Dervisci Mevlevi Ensemble). |
L'evento è gratuito.