05 MAGGIO 2022

Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”, Sala Rossa, Via Marsala 26 - 40126, Bologna
dalle 15:00 alle 17:00

Abstract

La questione della “lettura filosofica” dei romanzi di Eco verrà affrontata:

  1. discutendo la presenza e il ruolo delle numerose citazioni filosofiche più o meno esplicite nei romanzi di Eco;
  2. mettendo in luce il nesso storico-genetico tra produzione saggistica e produzione narrativa, al fine di mostrare crome i romanzi riflettano di volta in volta le diverse fasi dello sviluppo del pensiero echiano;
  3. fornendo degli esempi del modo in cui alcuni personaggi funzionano come veri e propri agenti filosofanti, che non necessariamente esprimono le convinzioni dell’Eco pensatore. L’idea di base è che Eco abbia riservato alla produzione narrativa (anche) il ruolo di vero e proprio cantiere aperto della ricerca filosofica, i cui esiti teorici sono affidati a quella saggistica. Verrà quindi illustrato il pensiero filosofico variamente “incarnato” nella lingua babelica di Salvatore (Il nome della rosa), nel primo file di Jacopo Belbo (Il pendolo di Foucault) e nel monologo sulla pluralità dei mondi di Roberto de la Grive (L’isola del giorno prima).

 

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