28 APRILE 2021
Online su Zoom
dalle 15:00 alle 17:00
Abstract
« Il n’y a pas de noir », diceva Jean Dubuffet, « il y a des matières noires ». Un colore acquisisce proprietà diverse non solo se è trattato a tempera, con l’uovo, a olio, o in affresco, ma conformemente al modo in cui, in ciascuno di questi procedimenti, è steso. In altre parole, la materia che costituisce un colore non solo impone pratiche e trattamenti specifici, ma produce anche effetti estetici diversi. Particolarmente interessante è il caso del nero che Fludd rappresenta come l’idea della materia prima. Cosa accade nell’esperienza di un quasi invisibile, come le monocromie nere? Quando non c’è nulla da vedere? In che modo avviene la traversata del nero che, all’interno della sua densità materica, ci espone a un’esperienza sensoria assoluta?
Patrizia Magli
Patrizia Magli, professore di Semiotica all’Università di Bologna e all’Università IUAV di Venezia, si è occupata di varie forme di testualità, dal teatro al design, dalla letteratura all’arte contemporanea.
Tra i suoi libri, Corpo e linguaggio (1981), Il volto e l’anima (1995), Pitturare il volto (2013), Il volto raccontato (2016), prossima pubblicazione, Semiotica della materia.
La conferenza si terrà in lingua italiana.
Zoom link https://unibo.zoom.us/j/95668625777?pwd=eGxn-MEdJa3JCeTJMK3VIUElwTktiQT09
Meeting ID: 956 6862 5777
Passcode: 459079
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Image Credits:Giorgio Bevignani - "Iride Nera"