• Centro Internazionale Studi Umanistici “Umberto Eco”, Sala Rossa
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07 DICEMBRE 2018

Centro Internazionale Studi Umanistici “Umberto Eco”, Sala Rossa
dalle 11:00 alle 13:00

Nei capitoli 2-11 del secondo libro della Retorica di Aristotele si trova la prima trattazione sistematica delle emozioni umane (pathe) della filosofia occidentale. A causa del radicato pregiudizio antiretorico, la collocazione di questa analisi nella Retorica ha condotto per lo più gli studiosi o ad isolare questa sezione dal resto dell’opera — quasi si trattasse di un trattatello di psicologia ante-litteram — o a negarle valore filosofico, considerandola una sorta di compendio di ‘psicologia popolare’.

Entrambe queste alternative perdono di vista quella che è invece la peculiarità dell’analisi aristotelica dei pathe, ovvero il fatto di essere condotta dal punto di vista retorico. La tesi che intendo sostenere è che la natura intrinsecamente retorica di questa analisi non solo non ne inficia il valore filosofico ma rappresenta anzi il principale punto di forza della prospettiva aristotelica e ciò che la rende ancora oggi spendibile nel dibattito contemporaneo.

Più esattamente, intendo mostrare che il principale vantaggio dell’approccio retorico alle emozioni consiste essenzialmente nel modo in cui esso fa emergere il nesso tra corpo, linguaggio e socialità nell’animale umano.


Partecipanti: Francesca Piazza (Università di Palermo)