15 APRILE 2021

Online su Teams
dalle 15:00 alle 17:00

Con Valentina Pisanty e Marco Aime

Introduce: Costantino Marmo

Coordinano: Cristina Demaria e Francesco Mazzucchelli

  

Abstract

Al ricordo e alla memoria si fa oramai appello per discolpare, incolpare e giustificare; le politiche su cui si fondano, le pratiche di commemorazione, ma anche di oblio, a cui partecipano, sono divenute essenziali per la fondazione dell’identità individuale e collettiva, ponendosi come luogo privilegiato sia della conflittualità sia dell’immedesimazione, della classificazione come dell’esclusione di coloro che hanno il diritto di chiamarsi vittime o essere additati come carnefici. E in Guardiani della memoria e il ritorno delle destre xenofobe (Bompiani, 2020) Valentina Pisanty ci ricorda sin dalle prime pagine come, negli ultimi vent’anni, il razzismo e l’intolleranza siano aumentati a dismisura proprio nei paesi in cui le politiche della memoria sono state implementate con maggior vigore. In Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità (Einaudi, 2020) , Marco Aime indaga invece proprio la natura proteiforme e ambigua delle diverse forme di espressione del razzismo nel contesto europeo, per comprendere più a fondo il confine incerto che separa quelle che possono essere considerate forme autentiche di razzismo da altri tipi di avversione verso l’altro. In che modo la difesa ossessiva di una presunta purezza del Noi ha radici anche nel ritorno alla memoria delle nazioni, delle comunità, nella rivendicazione di un passato che diviene esso stesso riserva di forme e rivendicazioni identitarie? Il seminario (o incontro) è l’occasione di un confronto tra metodi e temi che si toccano, ma raramente dialogano, tra uno sguardo semiotico su rituali e commemorazioni di una memoria sempre più commerciale e commercializzata, costantemente mobilitata in nome di ferite non ancora sanate, e una antropologia attenta ai nuovi tribalismi, ai nuovi volti, e radici, del razzismo contemporaneo, al suo diniego, ovvero alle sue oramai sempre meno nascoste rivendicazioni.

 

Valentina Pisanty 

Valentina Pisanty insegna Semiotica all'Università di Bergamo. Ha pubblicato articoli sul negazionismo, sul razzismo, sul discorso politico, sulla narratologia, sulla retorica della memoria e sulla semiotica delle testimonianze. Tra le sue pubblicazioni, L'irritante questione delle camere a gas: logica del negazionismo (Bompiani 1998, nuova edizione rivista e ampliata 2014), La difesa della razza: antologia 1938-1942 (Bompiani 2006), Abusi di memoria: negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah (Bruno Mondadori 2012) e I Guardiani della Memoria e il ritorno delle destre xenofobe (Bompiani 2020).

 

Marco Aime

Marco Aime insegna Antropologia culturale, Antropologia dei beni culturali e Antropologia della contemporaneità all’Università di Genova. La sua ricerca empirica si è svolta sulle Alpi piemontesi e in Africa. Tra le sue moltissime pubblicazioni, ricordiamo Eccessi di culture (Einaudi 2004); Il primo libro di antropologia (Einaudi 2008), Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo (Einaudi 2016) e Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità (Einaudi 2020)

 

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